giovedì 24 aprile 2014

Aperti i corsi GRATUITI per la formazione a distanza!

 STUDIO DI LOGOPEDIA
La gabbianella e il gatto

Roma Torre Angela, Tor Vergata
cell. 340.7937556
studio 06.92926321

Formazione a distanza gratuita! 

Finalmente sono stati aperti i corsi per la formazione a distanza dei logopedisti!I corsi sono GRATUITI per i soci FLI (Federazione Logopedisti Italiani) 2014 e sono stati realizzati grazie alla collaborazione della nostra Federazione con il Ministero della Salute, la Federazione dei Medici e degli Infermieri. Si tratta di corsi che affrontano temi trasversali alle varie professioni, strategici per garantire i migliori processi clinici e di qualità che offrono spunti importanti di riflessione su temi che raramente sono oggetto di formazione. Di seguito i primi 4 corsi attivati.
  • Appropriatezza delle cure (15 crediti ECM)
  • Formazione per il governo clinico (15 crediti ECM)
  • L'audit clinico (12 crediti ECM)
  • La sicurezza dei pazienti e degli operatori (15 crediti ECM)
Per la presentazione dei corsi e l'iscrizione visitate la pagina http://fad.saepe.it/fadinmed/presentazione.php

giovedì 5 dicembre 2013

Logopedia: 40 anni di ricerca, clinica e didattica


STUDIO DI LOGOPEDIA
La gabbianella e il gatto

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Il contributo della dott.ssa Carmelina Razzano all'evoluzione della professione del logopedista


Il 14 dicembre pv, alle ore 9, presso il centro congressi dell' IRCSS Santa Lucia si terrà un evento in onore della logopedista direttrice del corso di Laurea in Logopedia dell'Università di Roma Tor Vergata.

Nella brochure dell'evento si ripercorrono i suoi 40 anni di ricerca, clinica e didattica.
"Dedizione,  entusiasmo,  disponibilità,  passione,  unite  a  competenza  e  rigore,  hanno  caratterizzato  il  suo  lavoro  sul  campo  con  i pazienti, l’attività di  ricerca,  la  formazione  di un’intera generazione di logopedisti. 
Intransigente  e  severa  più con  se  stessa  che  con  gli  altri,  non  si  è mai  risparmiata, non ha mai rifiutato un incarico e ha affrontato i nuovi impegni  senza  mai  valutare quanto  potesse essere per lei oneroso.
Generosa  del  suo  tempo  e  delle  sue  energie  è stata guida, sostegno e sprone per i suoi amici, per  i  colleghi,  per  i  pazienti  e  le  loro  famiglie, esempio per gli studenti.
Nella  sua  lunga  collaborazione  con  la Fondazione  Santa  Lucia,  é stata  il  punto  di riferimento  per  la  nascita  e  l’organizzazione delle attività cliniche, di ricerca e di formazione.  
Era  naturale  rivolgersi  a  lei  per  risolvere  un  problema, per avere un parere.
Talmente  intensa  è stata  la  sua  commistione  con la vita della Fondazione che non si può non  ricordare anche il suo impegno come “sportiva” e le tante medaglie vinte.
Conoscere Carmelina Razzano e lavorare con lei  é un’esperienza che ti cambia profondamente e t’insegna  a  valutare  la  vita  con  parametri diversi da quelli che ti sembravano giusti prima di averla incontrata". 

Invitiamo, chi non ha ancora avuto modo di conoscerla, a intervenire. La partecipazione è libera, ma è gradita la prenotazione
Non mancheremo a quest'appuntamento e continueremo a ringraziarla per essere stata guida, sostegno, esempio nel nostro percorso formativo. 

mercoledì 23 ottobre 2013

Bisogni Educativi Speciali (BES) a scuola


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riabilitazionelogopedica@gmail.com
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Integrazione scolastica: cosa chiede il MIUR alla Scuola?
La scuola italiana sta vivendo negli ultimi anni profonde modificazioni in 
merito all’integrazione scolastica. 
L’ultima Circolare MIUR (marzo 2013) chiede ai Docenti di mettere in atto strategie di apprendimento inclusive degli alunni con Bisogni Educativi Speciali (BES). Tali bisogni comprendono “svantaggio sociale e culturale, disturbi specifici di apprendimento e/o disturbi evolutivi specifici, difficoltà derivanti dalla non conoscenza della cultura e della lingua italiana perché appartenenti a culture diverse”. Pertanto, si estende a tutti gli studenti in difficoltà il diritto alla personalizzazione dell’apprendimento, richiamandosi espressamente ai principi enunciati dalla Legge 53/2003. Fermo restando l'obbligo di presentazione delle certificazioni per l'esercizio dei diritti conseguenti alle situazioni di disabilità e di DSA, è compito doveroso dei Consigli di classe o dei Docenti nelle scuole primarie indicare in quali altri casi  sia opportuna e necessaria l'adozione di una personalizzazione della didattica ed eventualmente di misure compensative o dispensative, nella prospettiva di una presa in carico globale ed inclusiva di tutti gli alunni. Strumento privilegiato è il percorso individualizzato e personalizzato, redatto in un Piano Didattico Personalizzato (PDP), che ha lo scopo di definire, monitorare e documentare - secondo un’elaborazione collegiale, corresponsabile e 
partecipata - le strategie di intervento più idonee e i criteri di valutazione 
degli apprendimenti. 

Cosa pensiamo noi? 
La nostra esperienza professionale ci porta a pensare a un’unica strada percorribile per realizzare queste richieste. Ogni giorno lavoriamo con bambini con difficoltà di apprendimento e i nostri percorsi riabilitativi risultano efficaci se si realizza intorno a quel bambino una rete che lavora per lui e con lui. Ecco, non crediamo sia efficace lavorare da soli per aiutare gli alunni in difficoltà perché verrebbe meno la rete che sostiene l’allievo. 
questo è l’obiettivo del progetto LIA: promuovere la collaborazione tra la 
Scuola (in particolare il singolo alunno) e le figure professionali di Logopedista e Insegnante per realizzare, insieme, i percorsi più idonei e specifici per gli alunni con difficoltà di apprendimento. 

martedì 15 ottobre 2013

Non sono francese!

La "erre moscia"
Alcuni bambini quando pronunciano la “erre” fanno vibrare la parte posteriore della lingua contro il velo del palato e così diventano francesi!
Perchè? O c’è un’alterazione degli organi con cui si producono i suoni o magari hanno semplicemente imparato e automatizzato a produrre la “erre” come un francese. Ma giurano di non essere mai stati in Francia!

Che fare se si vuole correggere il difetto di articolazione? Recarsi da un logopedista che dopo una specifica valutazione imposterà il suono mancante e inizierà una terapia per far in modo che la “r” possa venir pronunciata gradualmente in tutte le parole. E, chi prima, chi dopo, in qualche mese si torna tutti italiani!

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giovedì 12 settembre 2013

Dislessia e lingue straniere

Matteo è un ragazzo dislessico. Quest’anno, Beatrice, sua cugina, si è iscritta a un corso di inglese, serale e un po’ distante da casa. –“Potrei chiedere a Matteo di frequentare il corso con me! No, non mi sembra una buona idea: lui è dislessico! Però, magari è dislessico in italiano, ma non in inglese? Uffa, che faccio?”

Dubbi leciti, che però alimentano pregiudizi negativi (tra l’altro non supportati dalla ricerca glottodidattica internazionale).
Facciamo un po’ di chiarezza: non si può essere dislessico in una lingua e non in un’altra, piuttosto alcune lingue potrebbero amplificare le manifestazioni della dislessia, altre attenuarle. Ma attenzione: non ci sono lingue troppo difficili che quindi non andrebbero insegnate! Piuttosto, l’apprendimento di una  lingua è influenzato dall’interazione tra un insieme di fattori riguardanti l’allievo, la lingua e l’insegnante.
Allora come rispondere a Beatrice?
La risposta va cucita su ogni bambino in maniera personale e richiede la collaborazione tra allievo, logopedista e insegnante.
Apprendere una seconda lingua considerando le specificità della dislessia: è possibile.
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sabato 20 aprile 2013

Post comatosi. Come mettere la famiglia al centro del percorso riabilitativo.

Ieri 19 aprile la Fondazione Santa Lucia IRCSS in 
collaborazione con l'Assessorato alla comunicazione e
promozione di Roma Capitale ha organizzato la prima 
giornata nazionale dedicata alla famiglia del paziente post-
comatoso.

"I progressi della medicina dell’emergenza e della fase acuta salvano sempre più vite ma talvolta restituiscono, alla famiglia e alla società, pazienti in condizioni di grave non autosufficienza. L'esercito dei traumatizzati cranici, dei post-comatosi da danno cerebrale, ictus e altro, da esiti di lesioni di interesse neurochirurgico cresce con progressione geometrica. Ogni anno è un bollettino di guerra, decine di migliaia di incidenti e di eventi di rilevanza neurologica. Migliaia di pazienti bisognosi di neuro riabilitazione si trovano in enorme difficoltà e sofferenza dopo la fase acuta della malattia. E con loro i familiari, due volte vittime della situazione, chiamati a farsi carico di pesi insopportabili senza aiuto e senza una rete di assistenza adeguata". Ciò è quanto emerge dalla lettura del comunicato stampa dell'IRCCS Santa Lucia di Roma, che ricorda, inoltre, che nel Lazio la situazione è fuori controllo: a fronte di una disponibilità di circa duecento posti letto di riabilitazione post-intensiva c'è una carenza assoluta. La richiesta è enormemente superiore e le famiglie vengono abbandonate a se stesse in una situazione di dolorosa incertezza sul presente e sul futuro. Il risveglio dal coma provoca spesso disabilità neurologiche e neuropsicologiche a lungo termine, dallo stato vegetativo o di minima coscienza fino a deficit neuropsichiatrici e cognitivi molto gravi, di cui chi si prende cura del paziente (il cosiddetto caregiver) deve farsi carico e che portano l'intero nucleo familiare all'isolamento. 
E' stato un discorso fortemente innovativo quello che si è sviluppato ieri tra i  60 operatori sanitari e i 60 familiari di pazienti postcomatosi nella giornata di studio, di formazione/divulgazione/discussione all'Auditorium dell'Ara Pacis.  




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sabato 23 febbraio 2013

Giornata europea della Logopedia


Il 6 Marzo p.v. si celebrerà la Giornata Europea della Logopedia promossa dal Comitato Europeo Permanente dei Logopedisti (CPLOL) in tutta la Comunità Europea. 

Quest'anno la giornata sarà dedicata al DSL, ovvero al Disturbo Specifico di Linguaggio. Si tratta di una difficoltà che riguarda il 5-7% dei bambini in età prescolare e tende a ridursi nel tempo con una incidenza dell'1-2% in età scolare, si manifesta in assenza di altri disturbi (cognitivi, sensoriali, relazionali...). 
Si esprime attraverso il ritardo nella comparsa delle prime parole, nel mancato o alterato sviluppo della competenza fonologica, lessicale e talvolta anche morfosintattica e pragmatica. Spesso questi bambini faticano a raccontare, a farsi capire e a sostenere una conversazione. 
Se non viene diagnosticato e trattato nei tempi giusti il DSL può portare a un disturbo specifico di apprendimento dal momento che esiste una correlazione tra linguaggio orale e linguaggio scritto e potrebbero quindi manifestarsi difficoltà nella lettura (dislessia), e/o nella scrittura (disortografia), e/o nel calcolo (discalculia).

La Giornata Europea vuole promuovere una campagna di sensibilizzazione al fine dell’individuazione precoce di tale disturbo spesso non facilmente identificato.
Le Associazioni Regionali della Federazione Logopedisti Italiani organizzano e promuovono numerose iniziative e attività territoriali al fine di divulgare le buone pratiche in Logopedia. 

A Roma, vi consigliamo di partecipare alla giornata di informazione-formazione rivolta agli operatori del settore e alle famiglie che si terrà nella sala 1 dell all'Auditorium del Massimo (Zona Eur, via Massimiliano Massimo 1, dalle ore 9 alle 13)  clicca qui per visualizzare il programma dell'evento
Inoltre, per comunicare con i logopedisti della federazione italiana potete chiamare il numero 049.864793; gli esperti del nostro studio sono sempre disponibili al numero 348.6554910 per tutti gli interessati all’argomento.  

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La gabbianella e il gatto
zona Roma Tor Vergata
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