Disturbo Visivo di Origine Centrale (DVOC)
No, nessun dubbio. Eppure qualche
bambino potrebbe vederci una banana o una bimba che si guarda allo specchio, o
addirittura che suona l’arpa.
Perchè? Le risposte a questa
domanda sono varie. Di seguito, ne spiegheremo una in particolare.
Partiamo da qui: Luca ha una
paralisi cerebrale infantile che ha provocato delle difficoltà cognitive,
motorie e visive.
Luca è miope, ma indossa gli
occhiali, eppure continua a non riconoscere l’immagine e commette quegli errori
che vi elencavamo all’inizio.
Luca, infatti, riesce a mettere a
fuoco la figura grazie agli occhiali, ma può avere difficoltà a riconoscerla,
perché i neuroni che si occupano di analizzare l’immagine e identificarla come
un oggetto piuttosto che un altro, non funzionano correttamente.
In
termini diagnostici, Luca ha un Disturbo Visivo di Origine Centrale (DVOC o
all’inglese CVI, Cerebral Visual Impairment). In pratica, ciò può condizionare in maniera significativa
l’evoluzione dei processi di elaborazione e categorizzazione delle informazioni
visive, tanto da alterare tutto lo sviluppo neuropsicologico. In particolare,
le aree di debolezza riguarderanno l’integrazione tra i processi visivi e le
diverse funzioni: linguaggio, abilità spaziali, apprendimenti accademici, ecc…
Per
queste motivazioni è opportuno che Luca intraprenda, quanto prima, un training
logopedico visuo-cognitivo. Che significa iniziare una terapia finalizzata a:
- favorire
l’utilizzo più efficace possibile del residuo visivo nei processi di
elaborazione, rappresentazione, categorizzazione delle informazioni visive;
-
promuovere una coerente integrazione delle abilità di riconoscimento visivo nel
sistema delle conoscenze.
Per ulteriori informazioni contattaci e visita oggettivisivi.com
STUDIO DI LOGOPEDIA
STUDIO DI LOGOPEDIA
La gabbianella e il gatto
zona Roma Tor Vergata
cell. 348 6554910