giovedì 1 novembre 2012

Quella strana cosa che vedo io:


Disturbo Visivo di Origine Centrale (DVOC)

Nessun dubbio che questa figura rappresenti una bambina che salta la corda?
No, nessun dubbio. Eppure qualche bambino potrebbe vederci una banana o una bimba che si guarda allo specchio, o addirittura che suona l’arpa.
Perchè? Le risposte a questa domanda sono varie. Di seguito, ne spiegheremo una in particolare.

Partiamo da qui: Luca ha una paralisi cerebrale infantile che ha provocato delle difficoltà cognitive, motorie e visive.
Luca è miope, ma indossa gli occhiali, eppure continua a non riconoscere l’immagine e commette quegli errori che vi elencavamo all’inizio.

Luca, infatti, riesce a mettere a fuoco la figura grazie agli occhiali, ma può avere difficoltà a riconoscerla, perché i neuroni che si occupano di analizzare l’immagine e identificarla come un oggetto piuttosto che un altro, non funzionano correttamente.

In termini diagnostici, Luca ha un Disturbo Visivo di Origine Centrale (DVOC o all’inglese CVI, Cerebral Visual Impairment).  In pratica, ciò può condizionare in maniera significativa l’evoluzione dei processi di elaborazione e categorizzazione delle informazioni visive, tanto da alterare tutto lo sviluppo neuropsicologico. In particolare, le aree di debolezza riguarderanno l’integrazione tra i processi visivi e le diverse funzioni: linguaggio, abilità spaziali, apprendimenti accademici, ecc…

Per queste motivazioni è opportuno che Luca intraprenda, quanto prima, un training logopedico visuo-cognitivo. Che significa iniziare una terapia finalizzata a:
- favorire l’utilizzo più efficace possibile del residuo visivo nei processi di elaborazione, rappresentazione, categorizzazione delle informazioni visive;
- promuovere una coerente integrazione delle abilità di riconoscimento visivo nel sistema delle conoscenze.

Per ulteriori informazioni contattaci e visita oggettivisivi.com

STUDIO DI LOGOPEDIA
La gabbianella e il gatto
zona Roma Tor Vergata
cell. 348 6554910