lunedì 22 ottobre 2012

Come capire se a due anni le parole sono poche




Lo sapevate che già a due anni è possibile capire se le parole che vostro figlio pronuncia sono adeguate per la sua età?
E poi?
A quel punto decidere in base al profilo linguistico, se monitorare lo sviluppo del linguaggio (cioè ripetere una valutazione a distanza di 3-6 mesi) o iniziare un ciclo di terapia logopedica con il quale potenziare lo sviluppo delle sue competenze.

-       Il gioco simbolico, per esempio giocare a far finta di dare la pappa al bambolotto.
-       La discriminazione dei suoni, cioè distinguere suoni simili, come “f” da “v”.
-       Le abilità prassiche, cioè eseguire un’azione per un preciso scopo, per esempio infilare i chiodini nei buchi.
-       L’impostazione del repertorio fonetico, cioè saper pronunciare i suoni della propria lingua.
Sono solo alcune delle competenze su cui potrebbe essere
pianificato un trattamento logopedico.

Marco ha due anni e dice solo qualche parola.
Sapete che cosa ci dice la letteratura scientifica?
Quel bambino potrebbe rientrare in un gruppo di parlatori tardivi: è così che sono definiti i bambini che iniziano a parlare tra i 2 e i 3 anni. In questo gruppo, alcuni bambini recupereranno spontaneamente le competenze linguistiche entro il 30° mese di vita, altri no e potrebbero evolvere in un disturbo specifico di linguaggio e/o di apprendimento. Ecco perché già a 2 anni è opportuno consultare un logopedista!


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mercoledì 10 ottobre 2012


Da Socrate alla dislessia

"C’evra unna volxta un Prinxipec chid amuavva unsa Prinxipexsa ma ellda non
coryspondevya il suok amroere.
Allorsa luid afferontè daiverxse sdfide pecr attirzare las stua attienxzionne. Unx fiorno
sfèdò unex grago myutolto cxasttivo…"

Quanti di voi studiando filosofia si sono imbattuti nella tesi di Socrate “ Io so di non sapere”?
E quanti l’hanno poi dimenticata?
Ebbene partire dalla tesi di non sapere cosa sia la dislessia è il primo passo da seguire per affrontare seriamente  il problema.
Fatto questo, bisogna cercare informazioni dagli esperti del settore.
Eccone qui qualcuna; parlando di DISLESSIA intendiamo parlare di Francesco che ha da sempre una difficoltà specifica nell’apprendimento. Non è uno svogliato! Francesco è come un miope che ha bisogno di un buon paio di occhiali per poter leggere!
Pensate che frustrazione ogni volta subire rimproveri per non essere riuscito a leggere correttamente un brano o, essere costretto, spinto a rileggere nuovamente un passaggio - chiaro per tutti - ma che per Francesco...a una prima lettura sembra il più oscuro del mondo.
Va detto che in questi anni di lavoro molti “Io so di non sapere” sono venuti alla luce grazie a insegnanti, genitori, amici di bambini e ragazzi dislessici che hanno cercato e stanno approfondendo...
Forza, siamo sulla buona strada!

Se anche voi volete "iniziare a sapere" qualcosa in più, date un'occhiata al video!

http://www.youtube.com/watch?v=kkP-vByEtHc


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