Lo sapevate che già a due anni è possibile capire se le parole che vostro figlio pronuncia sono adeguate per la sua età?
E poi?
E poi?
A quel punto decidere in
base al profilo linguistico, se monitorare lo sviluppo del linguaggio (cioè
ripetere una valutazione a distanza di 3-6 mesi) o iniziare un ciclo di terapia logopedica con il quale potenziare lo sviluppo
delle sue competenze.
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Il gioco
simbolico, per esempio giocare a far finta di dare la pappa al bambolotto.
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La
discriminazione dei suoni, cioè distinguere suoni simili, come “f” da “v”.
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Le abilità
prassiche, cioè eseguire un’azione per un preciso scopo, per esempio infilare i
chiodini nei buchi.
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L’impostazione
del repertorio fonetico, cioè saper pronunciare i suoni della propria lingua.
Sono solo alcune delle competenze su cui potrebbe essere
pianificato un trattamento logopedico.
Sono solo alcune delle competenze su cui potrebbe essere
pianificato un trattamento logopedico.
Marco ha due anni e dice solo qualche parola.
Sapete che cosa ci dice la
letteratura scientifica?
Quel bambino potrebbe
rientrare in un gruppo di parlatori tardivi: è così che sono definiti i bambini
che iniziano a parlare tra i 2 e i 3 anni. In questo gruppo, alcuni bambini
recupereranno spontaneamente le competenze linguistiche entro il 30° mese di
vita, altri no e potrebbero evolvere in un disturbo specifico di linguaggio e/o
di apprendimento. Ecco perché già a 2 anni è opportuno consultare un
logopedista!
STUDIO DI LOGOPEDIA
La gabbianella e il gatto
Roma Torre Angela-Tor Vergata